lunedì 18 luglio 2011

Rassegna stampa, 25 giugno 2011

M.O.: da Siria a Yemen, manifestazioni del Venerdi' dominano stampa araba
Roma, 25 giu. -
(Aki) - Gli scontri in varie città siriane tra manifestanti e forze di
sicurezza del presidente Bashar al-Assad nel ‘Venerdì della perdita
della legittimità’ e le manifestazioni in Yemen dei ‘giovani
rivoluzionari’ per le dimissioni del presidente Abdullah Saleh, in
Arabia Saudita per cure mediche dopo l’attentato di Sana’a dello
scorso tre giugno, sono i temi che dominano le prime pagine dei
quotidiani in lingua araba di oggi.
AL-QUDS AL-ARABI: Il quotidiano diretto da Abdel Bari Atwan apre con
‘Yemen: la coalizione dei giovani rivoluzionari respinge l’intervento
americano e saudita e la scomparsa di Saleh fa crescere i dubbi sulla
sua salute’. Nell’articolo si legge: ‘’I giovani rivoluzionari
yemeniti hanno condannato quello che loro chiamano l’intervento
americano-saudita negli affari interni del Paese e annunciano la
formazione di un consiglio di transizione’’. Secondo il giornale, ‘’ll
'venerdì della speranza rivoluzionaria’ ha portato in piazza milioni
di persone. Un manifestante è stato ucciso e 12 feriti’’. L’articolo
riferisce delle richieste degli attivisti: ‘’i manifestanti chiedono
la formazione di un consiglio di transizione e a chi rimane del
vecchio regime di lasciare il potere poiché Saleh non farà ritorno nel
Paese’’.
La seconda notizia a cui il quotidiano diretto da Abdel Bari Atwan da'
rilievo è ‘Nasrallah rivela penetrazioni della Cia in Hezbollah’. Il
leader del movimento sciita libanese ha parlato della presenza di
agenti dei servizi segreti in Siria e Libano. Nell’articolo vengono
citate alcune dichiarazioni di Nasrallah: ‘’Negli anni avevo
dichiarato che saremmo stati immuni dalla penetrazione del nemico
israeliano. Israele non ha avuto la possibilità di penetrare nella
struttura di Hezbollah e così ha ingaggiato la CIA, stiamo studiando
due casi legati alla CIA e un terzo non ancora verificato’’. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: da Siria a Yemen, manifestazioni del Venerdi' dominano stampa araba (2)
Roma, 25 giu. -
(Aki) - AL-SHARQ AL-AWSAT: Il quotidiano saudita apre con la crisi in
Yemen e titola ‘’Yemen: una manifestazione di milioni in 17
governatorati chiama alla ‘Determinazione Rivoluzionaria’’’.
Nell’occhiello si legge: ‘‘Una lunga giornata ad Aden e la richiesta
dei manifestanti sono le dimissioni di Saleh’’. L’articolo riporta le
richieste dei manifestanti: ‘Manifestazioni in tutti i governatorati
confermano la rivoluzione pacifica e chiedono risposte alle richieste
di un governo di transizione, di dimissioni del presidente Saleh e che
non torni dall’Arabia Saudita’’. Secondo il giornale saudita, le
manifestazioni di ieri sono state particolarmente dure ad Aden, città
del sud dello Yemen: ‘’Aden ha fatto fronte a un lungo venerdì di
sangue con alcuni incidenti’’. Secondo fonti riportate dal quotidiano,
‘'sarebbe stato ucciso Geyab al-Saady, leader del movimento di
opposizione nel sud del Paese'’.
Di spalla si parla delle manifestazioni in Siria: ‘’Siria:
manifestazioni di massa, il sangue arriva a Damasco’’. Nell’articolo
si fa riferimento ai manifestanti uccisi o rimasti feriti in scontri
con le forze di sicurezza: ‘’Decine di migliaia di persone hanno
manifestato contro il regime di Bashar al Assad nel ‘Venerdì della
perdita della legittimità’. Le manifestazioni hanno causato 14 morti e
alcuni feriti’. Il giornale saudita parla anche di: ‘'un mezzo delle
forze di sicurezza che è passato su un manifestante ad Aleppo dove
vari commercianti sono stati arrestati per aver preso parte allo
sciopero generale’'. Nell’articolo vengono riportate le sanzioni
dell’Unione Europea contro figure prominenti del regime siriano: ‘’Le
sanzioni europee sono entrate in vigore da ieri mentre i leader
europei hanno confermato che il regime siriano perde ogni legittimità
reprimendo i manifestanti e chi è responsabile della repressione sarà
punito’’. Il giornale saudita fa riferimento infine alle tensioni ai
confini tra Siria e Turchia e riferisce che: ‘’il ministro degli
Esteri turco Davatoglu ha chiamato il suo omologo siriano Muallim
mentre l’ambasciatore turco in Siria è stato richiamato ad Ankara in
segno di protesta’’. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: da Siria a Yemen, manifestazioni del Venerdi' dominano stampa araba (3)
Roma, 25 giu. -
(Aki) . AL-HAYAT. Il quotidiano libanese apre con la transizione in
Tunisia e titola: ‘’Tunisia: la ‘Rivoluzione povera’ cerca di
liberarsi di chi rimane al potere del regime di Ben Ali’’.
Nell’articolo principale si legge che: ‘’circa 50 manifestanti hanno
preso parte a un sit-in da quasi una settimana a Tunisi per proteggere
la rivoluzione e confermare la sua continuità’’’. Il giornale riporta
le richieste dei manifestanti: ‘’spostare l’elezione di un’Assemblea
costituente a luglio per scrivere una nuova Costituzione che
sostituisca quella del 1959’’. Il giornale libanese spiega che ‘’il
numero di manifestanti è meno numeroso in questo momento, ma gli
attivisti per i diritti umani sono diventati i primi difensori della
rivoluzione’’.
La seconda notizia del principale giornale libanese riguarda la crisi
siriana: ‘’Siria: manifestazioni di massa hanno causato decine di
morti e feriti’’. Nell’articolo si legge che: ‘’Decine di migliaia di
manifestanti hanno protestato in Siria per il ‘Venerdì della perdita
della legittimità’, 15 persone sono state uccise secondo gli
attivisti’’. Il giornale libanese conferma che i ‘’leader europei
hanno confermato la loro posizione comune che sottolinea la perdita di
legittimità del regime siriano e l’approvazione di nuove sanzioni’’.
Il quotidiano riporta il discorso del ministro degli Esteri turco
Ahmet Davutoglu che in riferimento al recente discorso di al-Assad ha
detto: ‘’conteneva elementi positivi, ma è importare mostrare passi
concreti verso le riforme’’. In conclusione il giornale parla di ‘’12
mila siriani rifugiatisi in Turchia dall’inizio delle rivolte, secondo
le autorità turche’’. (segue)
(Acc/AKI)
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Roma, 25 giu. -
(Aki) - AL-KHABAR. Il quotidiano algerino apre con la nuova legge
sull’informazione e titola ‘’Nuova legge sui media proteggerà la
dignità dei giornalisti nel settore pubblico e privato’’. L’articolo
riporta le dichiarazioni del ministro delle Comunicazioni algerino,
Nasser Mahel: ‘’La legge proteggerà la dignità dei giornalisti e
rafforzerà il sistema dell’informazione algerino rendendolo
competitivo’’. Secondo il giornale algerino, il direttore generale
della Radio di Stato, Tawfiq Khalada, ha confermato che le nuove norme
‘''apriranno il sistema dell’informazione alla comunità e ai cittadini
algerini’’.
La seconda notizia del giornale è ‘’I rassembramenti di oppositori di
Belkhadem sotto stretto controllo di sicurezza’’. Nell’articolo si
legge che ‘’le forze della sicurezza sono state messe in stato di
massima allerta nelle manifestazioni a sostegno e contro Belkhadem’’.
L’articolo spiega che le richieste dei manifestanti sono ‘’le
dimissioni di Belkhadem, Segretario generale della Commissione
Centrale’’, incaricata di proporre riforme costituzionali. Secondo il
quotidiano, il politico algerino ha dichiarato: ‘'se volete la mia
testa chiedetela alla Commissione Centrale’’ e ha chiesto ‘’la
formazione di una commissione indipendente per organizzare le
elezioni’’. Il quotidiano annuncia che l’oppositore di Belkhadem,
Altquyemion, ‘’non prenderà parte alla prossima riunione della
Commissione in segno di protesta’’. (segue)
(Acc/AKI)
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Roma, 25 giu. -
(Aki) - AL-AHRAM. Il principale quotidiano egiziano apre con:
‘’Visioni divergenti delle forze politiche sulle riforme
costituzionali’’. Secondo il giornale, ‘’partiti politici hanno
chiesto di superare il dibattito tra chi vuole elezioni politiche
soltanto dopo le riforme costituzionali’’. Nell’articolo si legge che
‘’chi ha proposto l’idea ha confermato che basterebbe che un’ampia
rappresentanza politica presenti degli emendamenti alla Costituzione
vigente’’. D’altra parte, l’articolo riporta anche l’opinione di
alcuni politici dei Fratelli Musulmani contrari al fatto che riforme
costituzionali precedano le elezioni politiche: ‘’questi emendamenti
non sono compatibili con i principi democratici e i principi di
legalità e salvaguardia giuridica’’, si legge.
La seconda notizia del quotidiano egiziano è: ‘’Gli emendamenti alla
legge antitrust cancellano gli scontri tra Azz e Rashid’’.
Nell’articolo si legge che ‘'il governo Sharaf ha presentato un
emendamento per assicurare la protezione dei consumatori favorendo la
denuncia di comportamenti criminali dovuto a comportamenti
monopolistici. La nuova legge cancella il progetto originale di Ahmad
Azz che aveva causato uno scontro con l’ex ministro del commercio
Rashid’’. Secondo l’opinione del primo ministro egiziano riportata dal
quotidiano, ‘’i nuovi emendamenti permettono al governo di adottare
una politica di contenimento dei prezzi su alcuni prodotti dopo aver
valutato i comportamenti monopolistici di alcune aziende e le loro
azioni di protezionismo’’. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: da Siria a Yemen, manifestazioni del Venerdi' dominano stampa araba (6)
Roma, 25 giu. -
(Aki) - AL-ARAB ONLINE. Il quotidiano online apre con la crisi in
Siria e titola: ‘’Una persona uccisa e molti feriti nelle
manifestazioni in Siria’’. Nell’articolo di apertura si legge la
dichiarazione del presidente dell’Osservatorio siriano per i diritti
umani, Ramy Abd El Rahman, che dichiara: ‘’Almeno un manifestante è
stato ucciso con un colpo di arma da fuoco delle forze di sicurezza a
Damasco, mentre 19 persone sono rimaste ferite’’. L’articolo riporta
le notizie dell’agenzia di Stato siriana Sana, secondo cui ‘’alcuni
uomini delle forze di sicurezza sono stati uccisi nel quartiere di
Al-Keswa a Damasco dopo essere stati colpiti da uomini armati’’.
La seconda notizia parla della situazione in Libia con il titolo:
‘’Libia: i ribelli hanno contatti con Tripoli’’. Nell’articolo si
legge che ‘’la Bbc ha rivelato che i ribelli della Libia orientale
sono in stretto contatto con un network di oppositori del Colonnello
Muammar Gheddafi che operano segretamente a Tripoli’’. Il quotidiano
riporta le dichiarazioni di un esponente del Consiglio nazionale
transitorio di Bengasi che ha dichiarato: ‘’il Cnt ha condotto
colloqui segreti per preparare la caduta del regime di Gheddafi. Il
numero di miliziani vicini al Colonnello è in netta diminuzione’’.
(Acc/AKI)
Giuseppe Acconcia,
giugno 2011

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