domenica 6 gennaio 2013

Gli insorti accusano: uccisi dieci bambini


INTERNAZIONALE

SIRIA · «Cluster bomb su un parco giochi»


Gli insorti accusano: uccisi dieci bambini

Giuseppe Acconcia

Sono davvero inquietanti le immagini diffuse ieri su internet, ma di provenienza non verificabile, di dieci bambini piccoli, rimasti uccisi, in seguito ad un attacco ad un parco giochi del villaggio di Deir al-Asafir, a est di Damasco, in cui sarebbero state usate bombe a grappolo. Gli ordigni sarebbero stati lanciati da un aereo da combattimento Mig dell'esercito regolare siriano. In una delle abitazioni colpite, si vedono le salme di due bambini uccise e alcuni feriti adulti, tra cui almeno una donna. Otto delle vittime sarebbero state identificate: tra loro tre fratelli e il padre Ahmad. Nel filmato si mostrano altre bombe a grappolo inesplose nei campi agricoli vicino alle case colpite. Ma i media siriani non danno nessuna notizia dell’accaduto. Secondo gli insorti, sono state 117 le vittime delle violenze ieri in Siria, tra cui 14 bambini. Human Rights Watch punta il dito contro il governo di Bashar al-Assad. Negli ultimi mesi, si sono moltiplicati i video in cui bombe a grappolo vengono lanciate in Siria, in particolare intorno alla città di Maarat al-Numan. Il governo siriano ha ribadito, tuttavia, di non avere accesso a questo tipo di armamenti e ha definito le accuse degli insorti prive di fondamento.
Ma i ribelli sembrano guadagnare posizioni. Gli insorti siriani hanno dichiarato domenica scorsa di aver preso la base militare di Seir al-Asafir. Non esistono però conferme su questa rivendicazione. Tuttavia, gli insorti controllano alcuni quartieri a est e nord-est di Damasco. Non solo, avrebbero conquistato le basi militari di Mayadeen e Deir Ezzor. 
D’altro canto, l’esercito regolare siriano ha bombardato un quartier generale di ribelli nel nord della Siria, nella città di Atma, a poca distanza dal confine con la Turchia. Mentre, in una nota, lo stato maggiore turco ha ribadito la richiesta alla Nato di dispiegamento di Patriot nei cieli del nord della Siria. Secondo il governo turco, il dislocamento, che dovrebbe essere avviato a metà dicembre e aprirebbe la strada alla formazione di un’area cuscinetto tra i due paesi, avrà uno scopo «puramente difensivo, contro una possibile minaccia» e non servirà ad «operazioni offensive». Nel frattempo, migliaia di civili siriani sono fuggiti ieri da un campo profughi improvvisato a ridosso del confine con la Turchia dopo che la zona è stata bersaglio dei raid dell’esercito siriano.
Infine, il primo ministro russo, Dimitry Medvedev, ha duramente criticato la decisione dei governi inglese e francese di riconoscere la coalizione dell’opposizione siriana, come unico rappresentante del popolo siriano. «Dal punto di vista del diritto internazionale, è assolutamente inaccettabile il desiderio di cambiare il regime politco di un altro stato riconoscendo una forza politica come la sola rappresentante della sovranità», ha detto Medvedev. Infine, secondo l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr), il numero di rifugiati siriani registrati o in attesa di registrazione ha toccato le 442.000 unità mentre oltre due milioni sarebbero gli sfollati o i profughi interni.

Il Manifesto
Internazionale, pag. 7
martedì 27 novembre 2012




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