giovedì 1 novembre 2012

Mani, UK Scozia, 16.10.12



EUROPA

Venti di secessione • Nel vecchio Continente travolto dalla crisi cresce la voce
dei movimenti separatisti. E il via libera di Londra alimenta le speranze degli autonomisti


EDIMBURGO · David Cameron e il premier nazionalista Alex Salmond firmano l’accordo

Scozia indipendente, il referendum si farà

Giuseppe Acconcia
LONDRA

Per ricordare l’indissolubilità del Regno unito, con l’elmetto degli operai navali sul capo, Cameron ha visitato ieri mattina il molo di Rosyth dove è in costruzione la Queen Elizabeth, la più grande nave da guerra della Marina militare inglese di sempre. Il primo ministro inglese è quindi volato a Edimburgo per firmare l’accordo sul referendum per l’indipendenza della Scozia. Nel veloce incontro nella sede del governo scozzese di Saint Andrews House con il primo ministro scozzese, Alex Salmond, sono state stabilite le procedure per il referendum che chiamerà i cittadini scozzesi al voto nell’autunno del 2014. Il parlamento scozzese deciderà le parole del quesito che saranno sottoposte, secondo l’accordo, ad un’“imparziale commissione elettorale”, che darà l’approvazione finale al testo del referendum. Secondo l’accordo siglato, perché la consultazione possa avere luogo, il governo britannico concederà poteri legislativi temporanei al parlamento scozzese. Non solo, viene accettata la richiesta di deroga scozzese alla legge elettorale per permettere ai sedicenni di votare. In realtà, il governo scozzese aveva già permesso ai giovanissimi di votare nei referendum sulla riforma agraria e sanitaria.
Il clima nell’incontro tra Cameron e Salmond è apparso tutt’altro che caloroso. Non c’è stata una conferenza stampa congiunta né si terrà il previsto dibattito televisivo con i due leader, secondo quanto fa sapere Dawning Street. In un’intervista alla Bbc, Cameron ha ricordato la storia militare comune tra Scozia e Inghilterra. Non solo, «credo con passione nella Gran Bretagna e non penso che la Scozia possa stare meglio di come si trovi ora nel Regno unito» - ha aggiunto. Nonostante questo, l’accordo di ieri è un evento senza precedenti nella storia britannica. Tanto che il ministro per la Scozia, il liberal-democratico, Michael Moore, ha definito il referendum «la più importante decisione politica in 300 anni», in riferimento all’atto di unione tra Gran Bretagna e Scozia del 1707. 
Subito dopo la vittoria alle elezioni del parlamento scozzese nel 2011, con il Partito nazionale scozzese (Pns), Alex Salmond ha messo il piede sull’acceleratore per stabilire la tornata referendaria sull’indipendenza di Edimburgo da Londra. «Lavoriamo per la vittoria dei “sì” nel 2014 che trasformino la Scozia in un paese più giusto e prospero» - ha assicurato Salmond alla stampa. «Come il Pns ha vinto le elezioni del 2011 nonostante i sondaggi, i “sì” all’indipendenza vinceranno dopo la campagna elettorale» - ha aggiunto il premier scozzese. Tuttavia, se si votasse ora, secondo i sondaggi, il “no” all’indipendenza prevarrebbe con un 25% di scarto.
Ma nelle ultime settimane, le polemiche politiche sul referendum scozzese si sono concentrate sulle spese elettorali. Il parlamento inglese potrebbe dare il via libera a spese per il referendum pari a 1,5 milioni di sterline (1,9 milioni di euro), oltre a sovvenzioni aggiuntive ai partiti che avevano partecipato alle ultime elezioni parlamentari scozzesi. È stata bocciata da Dawning Street invece l’intenzione di Salmond di includere un secondo quesito referendario. Si tratterebbe di una sorta di paracadute in caso di vittoria dei “no” all’indipendenza scozzese. Secondo la stampa locale, insieme a imprenditori ed esponenti della società civile, Salmond preparava un quesito, definito “devolution plus”, per maggiori concessioni alla Scozia in tema di devoluzione. «Una seconda domanda che preveda maggiori poteri al governo locale vincerebbe e per questo non sarà sottoposta agli elettori» - ha dichiarato Martin Sime, direttore del Consiglio delle organizzazioni no-profit scozzesi.

Il Manifesto
Internazionale, pag.6
martedì 16 ottobre 2012

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