sabato 24 novembre 2012

Dimissione dei vertici della Bbc


GRAN BRETAGNA · Trema anche il presidente della televisione pubblica inglese

«Vogliamo la testa della Bbc»

Giuseppe Acconcia

Dopo le dimissioni del direttore generale della Bbc, George Entwistle, tremano i vertici della televisione pubblica inglese. Ieri hanno lasciato i loro incarichi anche la responsabile del settore news, Helen Boaden, e il suo vice, Stephen Mitchell. Dopo soli 54 giorni dal suo insediamento, Entwistle è stato oggetto di dure critiche per due diversi episodi di omissioni nella trasmissione di informazione serale Newsnight. Le polemiche sono divampate in seguito alla messa in onda di un servizio la sera del due novembre scorso che accusava un politico conservatore in pensione, Alistair McAlpine, di pedofilia. Politici e parlamentari Tory hanno accusato Entwistle di aver fabbricato accuse infondate, chiedendone le dimissioni immediate. Anche Iain Overton, direttore della fondazione no-profit di giornalismo investigativo ha rassegnato le sue dimissioni. Il Bureau of Investigative Journalism aveva coprodotto il servizio incriminato, andato in onda sulla Bbc. La fondazione ha annunciato che «un’ indagine per stabilire il ruolo avuto dal Bureau (guidato da Overton, ndr) è al momento in corso».
Ma a tremare ora c’è anche il presidente della Bbc, Chris Patten. In particolare, sono state sollevate dure critiche per la liquidazione riconosciuta al dimissionario Enwistle di 450 mila sterline (560 mila euro). Patten aveva difeso la decisione aggiungendo che il compenso accordato al direttore generale «è giustificato e necessario». Il presidente della Bbc ha spiegato la sua posizione in una lettera indirizzata alla commissione parlamentare cultura. Patten ha parlato di una delle notti più brutte della sua vita in riferimento all’annuncio delle dimissioni di Entwistle. «Nell’assenza dell’onorevole offerta di George di presentare le sue dimissioni, avrei chiesto al consiglio di presidenza di chiedere il suo allontanamento, cosa per fortuna che si è rivelata non necessaria» - si legge nella missiva. Ma Patten ritiene che le polemiche sulla liquidazione siano strumentali. «In quel caso, George avrebbe avuto comunque diritto ad un preavviso di dodici mensilità» - ha aggiunto il presidente dell’emittente pubblica inglese. Tuttavia, John Whittingdale, presidente della Commissione parlamentare cultura non ci sta e ha espresso critiche, insieme a deputati conservatori e laburisti, sulla decisione dell’azienda. Anche il primo ministro, David Cameron, insieme al ministro della cultura, Maria Miller, si è detto scettico sul fatto che l’ingente liquidazione di Entwistle sia «giustificabile».
Dal canto suo, Tim Davie, direttore generale ad interim della Bbc, non ha risposto ad alcuna domanda sull’argomento, interrompendo un’intervista su Skynews. In precedenza, in una lettera ai dipendenti della Bbc, Davie aveva difeso i giornalisti dimissionari, Boden e Mitchell, mentre annunciava di voler rivedere la struttura della televisione pubblica per stabilire una «chiara linea di comando» della redazione news. Nel pomeriggio di ieri, Davie, nella trasmissione di Bbc Radio 4 “The World at One” ha espresso anche l’intenzione di incontrare personalmente McAlpine per presentargli le sue scuse. Ma le gravi accuse di copertura ai dirigenti della Bbc avevano riguardato poche settimane fa anche il caso di Jimmy Savile, il dj inglese che per decenni avrebbe molestato giovani ragazze minorenni. In quell’occasione, il direttore editoriale della televisione pubblica inglese, David Jordan, venne ascoltato in un'audizione alla Commissione parlamentare cultura, media e sport dove aveva negato che ci fossero state omissioni durante la trasmissione Newsnight, andata in onda nell'ottobre del 2011. Secondo alcuni parlamentari, Jordan avrebbe continuato a difendere Savile anche dopo la conferma sulle responsabilità del dj, venute dal produttore del programma, Meirion Jones. Anche in quel caso, l’ex direttore generale della Bbc, George Entwistle, aveva dovuto affrontare le domande della Commissione parlamentare. Ma John Whittingdale, presidente della Commissione, aveva dichiarato di non essere soddisfatto delle risposte di Entwistle.
Tuttavia, a rincuorare la televisione pubblica inglese, è arrivata ieri la notizia dell’insediamento dell’ex direttore generale, Mark Thompson, alla carica di direttore esecutivo della New York Times Company. Thompson ha subito dichiarato di essere rattristato per i recenti eventi. «So che la Bbc è tra i più grandi operatori televisivi del mondo, non ho dubbi che riconquisterà la fiducia del pubblico in Gran Bretagna, per integrità e talento dei suoi dipendenti» – ha dichiarato Thompson appena insediatosi nella sede di Manhattam. Il dirigente era in carica alla Bbc quando nel dicembre 2011 l’emittente aveva censurato una puntata sulle accuse di pedofilia al presentatore Jimmy Savile. Per questo, alcuni giornalisti del New York Times, tra cui Margaret Sullivan e Joe Nocera, hanno sollevato dubbi sull'opportunità della nomina.

Il Manifesto
Internazionale, pag.8

martedì 13 novembre 2012


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