giovedì 23 agosto 2012

Siria



LE ACCUSE TURCHE

«Il Pkk sfrutta il vuoto di potere in Siria»

Giuseppe Acconcia 

Lo scontro tra Turchia e Siria si accende sulla questione kurda. Il ministro degli esteri turco, Ahmet Davatoglu, ha accusato il Partito
dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) di sfruttare il vuoto di potere 
a Damasco. «Non è una fantasia che Bachar al-Assad sostenga con armi 
le città (kurde, ndr) di Afrina e Kobani» - ha aggiunto Davatoglu. Secondo 
lui solo libere elezioni che includano le minoranze kurde, arabe 
e turcomanne potrebbero decidere a chi riconoscere «autonomia». Le 
preoccupazioni turche nascono da una possibile indipendenza dei kurdi
iriani sul modello dell’autonomia politica, linguistica e amministrativa 
garantita in Iraq ai governatorati di Erbil e Sulaymaniya.


Nessuna reazione arriva per il momento dal governo di Damasco. 
In un’intervista del luglio scorso Bachar al-Assad aveva negato 
di aver concesso il permesso al Pkk di operare in territorio siriano.
In realtà, in seguito 
all’inasprirsi della crisi, 
il partito Baath ha concesso 
maggiore libertà 
d’azione al Partito kurdo 
siriano dell’unione democratica (
Pyd) nella 
provincia settentrionale 
di Qamishli, incassando 
la neutralità di parte dei combattenti kurdi anti-regime.

Dal canto suo, il governo turco sembra interessato a tenere sotto controllo 
le attività del Consiglio supremo del Kurdistan di cui fanno parte 
il Pkk turco, il Pyd siriano e i kurdi iracheni. Secondo le autorità di Ankara, 
la crisi siriana sta riaprendo il conflitto kurdo in Turchia. Proprio ieri, 
nella provincia nord occidentale di Izmir (Smirne) in un agguato a 
un convoglio militare turco, sono esplose due mine uccidendo un soldato 
e ferendone undici. Nelle ultime due settimane ci sarebbero stati 
150 morti in scontri con attivisti kurdi, in particolare nei dintorni della 
città di Hakkari nella provincia sud-orientale, al confine con Iraq e Iran. 
Prima dello scoppio della crisi il presidente turco, Recep Erdogan, intratteneva 
buone relazioni con il suo omologo siriano. La questione kurda, 
l’arrivo di profughi siriani nelle regioni turche meridionali e la presenza 
di nuclei del Libero esercito siriano nel sud della Turchia hanno 
esacerbato lo scontro tra i due paesi.

Il Manifesto
Internazionale, pag.6
venerdì 10 agosto 2012




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