giovedì 1 dicembre 2011

Vincono Fratelli musulmani e salafiti

I primi risultati elettorali della prima fase delle elezioni parlamentari sono disponibili. Si tratta di dati parziali perche' un quarto dei voti su base uninominale verra' deciso dal ballottaggio della prossima settimana. Si profila un successo elettorale per i salafiti, che minaccia la stabilita' dei partiti politici riconducibili alla Fratellanza, e chiarisce l'irrilevanza politica delle componenti liberali e socialiste, con alcune eccezioni al Cairo. Il blocco per l'Egitto che comprende liberali e socialisti sarebbe solo la terza forza politica del paese.

Intervista con Mohammed Mursi, portavoce dei Fratelli musulmani.

''La tenuta dei Fratelli Musulmani e' a rischio con le ultime scissioni, che hanno paortato alla nascita del partito Wasat e del movimento riformista di Abdel Fotuh''. Lo dichiara Mohammed Mursi, portavoce del partito dei Fratelli Musulmani 'Liberta' e Giustizia'. Il leader del principale partito emanazione della fratellanza teme le ripercussioni della frammentazione delle correnti interne alla confratenita che hanno portato nelle ultime settimane alla formazione di almeno tre movimenti politici moderati di centro e di ispirazione islamista.
''Liberta' e Giustizia lavora a un programma che rappresenti gli obiettivi della nostra decennale militanza politica - continua Mursi - Se le altre formazioni avranno una base comune alla nostra non e' possibile fondare partiti che sono uno la copia dell'altro. Se invece le posizioni risultassero completamente divergenti, non saremo noi a fare un passo indietro, certi principi non possono essere messi in discussione''.
Mursi fa riferimento alle polemiche nate in seguito alle dichiarazioni di uno dei leader riformisti della fratellanza, Abdel Fotuh, pronunciatosi a favore delle coversioni dall'Islam al Cristianesimo. ''Tutti i cittadini egiziani, compresi donne e copti, partecipano largamente a 'Liberta' e Giustizia', ma rispettano alcuni valori comuni'', conclude Mursi. Il leader dei Fratelli Musulmani commenta la polemica scoppiata in Egitto in merito alla formazione del suo partito, che ha basi religiose. ''Non temiamo un conflitto tra confraternita e partito politico, la prima si occupa di temi generali, il secondo e' invece aperto a tutti i cittadini e si basa su un programma condiviso''.

Rispetto alla possibilita' che affiliati al Partito nazionale democratico dell'ex rais Hosni Mubarak possano formare nuovi partiti o partecipare alle prossime elezioni, Mursi non ha dubbi: ''Tutti i membri del partito di Mubarak sono stati coinvolti in illeciti, dall'ex presidente fino all'ultimo rappresentante nei governatorati. Per questo motivo dovranno essere tutti esclusi dalla competizione elettorale''.
In riferimento alla repressione subita dagli affiliati della confraternita durante il regime di Mubarak, Mursi spiega: ''L'azione della fratellanza e' stata indebolita notevolmente anche nelle associazioni caritatevoli, nelle scuole e negli ospedali dalla politica repressiva del regime di Mubarak. Ma ora non c'e' piu' neppure un membro dei Fratelli Musulmani in prigione, questo e' uno dei piu' grandi risultati della rivoluzione''. Il passo successivo e' quello delle elezioni, con 'Libertà e Giustizia' tra i partiti che, al momento, raccolgono i maggiori consensi. ''E' possibile che non otterremo la maggioranza - precisa però Mursi - e che saremo un blocco tra altri, ma questo deve essere il risultato di una corretta competizione elettorale''.
''Chi affronta la questione delle percentuali di seggi in Parlamento chiedendo un accordo preventivo che imponga a 'Liberta' e Giustizia' un limite massimo, commette un grave errore'', continua il politico, riferendosi ai limiti che le altre forze politche vorrebbero porre al numero di seggi delle formazioni islamiche. Per ora, Mursi continua a pensare alla lotta di piazza e non esclude la partecipazione del suo partito a nuove manifestazioni. ''Un buon lavoro che trasformi 'Liberta' e Giustizia' in un partito di governo - conclude - non e' in contraddizione con la partecipazione alle manifestazioni che verranno organizzate da qui al giorno delle elezioni''.

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