venerdì 1 luglio 2011

Tribù nel Sinai

Egitto: stampa, nel Sinai tribu' e Stato si contendono il controllo
Legge tribale ha sostituito la legge ordinaria
Il Cairo, 15 giu. -
(Aki) - Nella fase di insicurezza e instabilità politica che
attraversa l'Egitto, nel nord del Sinai ''prevale il tribalismo''. E'
quanto emerge da un'inchiesta del quotidiano egiziano al-Masry al-Youm
dal titolo ''Dopo Mubarak nel nord del Sinai, Stato e tribù in gara
per il controllo''. Nell'articolo si legge che se prima delle rivolte,
scoppiate lo scorso 25 gennaio, ''montava il conflitto tra le tribù
della penisola e le forze di sicurezza'', dopo le dimissioni di
Mubarak dello scorso 11 febbraio, ''le tribù controllano la regione''.
L'articolo riferisce degli sconfinamenti della tribù Remeilat dalla
Striscia di Gaza e del rapimento di appartenenti alle tribù Fawakhreya
e Tayaba.
Secondo il governatore del Nord del Sinai, Abdel Wahab Mabrouk, ''la
nuova strategia del ministero degl Interni egiziano sarà di favorire
l'ingresso dei beduini nelle forze di polizia''. A questo si
aggiungerà un tentativo di disarmo della popolazione tribale. ''Si
procederà a raccogliere le armi che sono arrivate nel Sinai dai tunnel
sotterranei con la Striscia di Gaza per far tornare la sicurezza nel
Sinai'', ha aggiunto il governatore. Secondo l'inchiesta di al-Masry
al-Youm, l'attuazione della legge tribale consuetudinaria, 'urf',
produce nuove tensioni, poichè non esiste un'interpretazione univoca.
"Le interpretazioni della legge tribale creano conflitti armati e
favoriscono gli scontri con i gruppi islamisti che continuano a tenere
in vita gruppi popolari di autodifesa per proteggere le proprie
case'', continua il governatore del Sinai Mabrouk. Secondo il
quotidiano egiziano, il lavoro dei Fratelli Musulmani nella regione è
legato all'accorpamento della legge tribale nella legislazione
nazionale. ''Lavoro alla stesura delle leggi urf e alla loro
inclusione nella legislazione ordinaria'', spiega Abdel Rahman
al-Shorbagy, ex deputato del Sinai dei Fratelli Musulmani, che hanno
appena aperto una sede del loro nuovo partito nella penisola. ''La
legge tribale consuetudinaria può essere usata per dispute private,
mentre le questioni di sicurezza nazionale devono essere risolte
secondo la legge ordinaria'', conclude Shorbagy.
(Acc/AKI)

Giuseppe Acconcia,
giugno 2011

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