giovedì 14 luglio 2011

Intervista a Bobin, corrispondente dal Pakistan di Le Monde

Giornalista Aki: reporter Le Monde, dubbi su esito inchiesta indipendente
Bobin, uccisione di Shehzad ha suscitato grande emozione in Pakistan
Islamabad, 17 giu. -
(Aki) - ''Ho seri dubbi che la commissione indipendente individui i
responsabili della morte di Saleem''. E' quanto afferma Fred Bobin,
corrispondente dal Pakistan per Le Monde in un'intervista ad AKI -
ADNKRONOS INTERNATIONAL in merito all'impegno della Corte Suprema
pakistana sulla formazione di una commissione indipendente che indaghi
sull'omicidio del giornalista di AKI - ADNKRONOS INTERNATIONAL e
collaboratore del quotidiano 'La Stampa', Syed Saleem Shehzad, il cui
corpo senza vita è stato trovato il 31 maggio a 150 chilometri da
Islamabad. ''Il Pakistan ha costituito una commissione di inchiesta
per rispondere alle pressioni diplomatiche degli Stati Uniti -
continua Bobin - Ma dubito che la Commissione possa andare lontano. Si
rischiano arresti sommari di persone non coinvolte, come è avvenuto in
casi simili negli anni passati''. Bobin ritiene che ''se risultassero
coinvolti nell'omicidio esponenti dei servizi segreti pakistani (ISI),
in nessun caso i responsabili sarebbero consegnati alla giustizia''.
In merito alle manifestazioni dei giorni scorsi a Islamabad di
giornalisti pakistani per la libertà di espressione e per assicurare
alla giustizia gli assassini di Shehzad, Bobin racconta l'enorme eco
che l'evento ha suscitato in Pakistan. ''L'uccisione di Shehzad ha
suscitato una grande emozione a tutti i livelli in Pakistan, ma in
particolare nel mondo del giornalismo - continua Bobin - Sebbene la
stampa concordi che questa morte porti la 'firma dei servizi segreti',
è molto difficile che si arrivi ai nomi dei responsabili perchè il
Pakistan è una democrazia formale''. ''E' possibile criticare il
governo e l'Esercito senza superare delle 'linee rosse'. Ad esempio
non è possibile parlare del 'doppio gioco' dei servizi segreti
pakistani che mantengono legami con gruppi jihadisti'', aggiunge
Bobin. (segue)
(Acc/AKI)
Giornalista Aki: reporter Le Monde, dubbi su esito inchiesta indipendente (2)
Islamabad, 17 giu. -
(Aki) - Il reporter francese conosceva personalmente il giornalista di
AKI - ADNKRONOS INTERNATIONAL e ne ammirava l'acutezza nella gestione
delle fonti. ''Shehzad era sicuro di sè, fiero del suo lavoro,
lavorava sul campo ed era un modello di giornalismo. Aveva una varietà
di fonti invidiata da tutti che andavano dai servizi segreti ai gruppi
legati ad al Qaeda - prosegue Bobin - Ed era abbastanza abile a
gestirli''. Bobin cita poi ''l'interrogatorio del giornalista
pakistano da parte di esponenti dei servizi segreti il 18 ottobre
scorso come spartiacque nella sua carriera''. ''Avevo parlato con
Saleem la vigilia di quell'interrogatorio e mi era sembrato sereno -
continua Bobin - Qualche giorno dopo mi aveva raccontato di un lato
brutale di quell'interrogatorio in cui gli venivano contestate le
informazioni che aveva reso note per primo sulla liberazione del
mullah Baradar''.
Il giornalista francese fa riferimento a uno scoop del collega
pakistano che anticipò un'operazione antiterrorismo congiunta della
polizia e dei servizi segreti per la liberazione del religioso tenuto
prigioniero dai talebani. ''Da quel momento in poi Saleem mi era
sembrato sempre più preoccupato. E credo non siano piaciute le sue
ultime inchieste sul rifiuto di accettare negoziati con cellule
jihadiste da parte della marina militare pakistana'', conclude Bobin.
(Acc/AKI)
Giuseppe Acconcia,
giugno 2011

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