lunedì 25 luglio 2011

Il nuovo stato del Sud Sudan

Sudan: Bashir invitato a cerimonia indipendenza del Sud
Juba, 29 giu. -
(Aki) - Il presidente sudanese, Omar al-Bashir, è stato ''invitato ufficialemente alle celebrazioni per l'indipendenza nel Sud Sudan che si terranno il nove luglio a Juba''. Lo ha annunciato Barnaba Benjamin Marial, ministro dell'Informazione sudanese, citato dal sito web del quotidiano Sud Tribune. Durante la cerimonia verra' celebrata la nascita del nuovo Stato in base ai risultati del referendum di gennaio per l'autodeterminazione del Sud del Sudan che ha sancito la nascita del nuovo Stato indipendente.
Il sito web riferisce che la decisione di invitare Bashir è stata presa contrariamente a quanto era emerso nei giorni scorsi quando sembrava che l'eventuale presenza del presidente sudanese avrebbe creato problemi di sicurezza. "Abbiamo esteso l'invito al Partito del Congresso nazionale e al presidente Bashir per l'attuazione dell'Accordo di pace del 2005 che si concludeva l'8 luglio'', ha aggiunto Marial.
Il giornale riferisce, inoltre, che sono stati invitati alle celebrazioni anche i leader di partiti politici sudanesi. Le dichiarazioni del ministro arrivano all'indomani della notizia secondo cui il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si sarebbe rifiutato di partecipare alla cerimonia del 9 luglio in presenza di Bashir. Nelle dichiarazioni ufficiali, il ministro ha anche negato che altri leader abbiano condizionato la loro presenza alla cerimonia all'assenza di Bashir. ''Abbiamo inviato un invito a tutti coloro che sarebbero potuti essere interessati a partecipare alla celebrazione della nascita di una nuova Nazione'', ha assicurato Marial.
Il ministro ha quindi fatto appello al governo di Khartoum per rispettare la risoluzione delle Nazioni Unite e dell'Unione Africana di condanna degli attacchi aerei del forze del Nord del Paese sui civili nella regione Sud Kordofan. Almeno 16 civili sono stati uccisi nel Sud Kordofan in un recente bombardamento aereo delle forze militari sudanesi. Secondo le Nazioni Unite, 70mila persone avrebbero lasciato le loro case a causa dell'escalation degli scontri nella regione.
(Acc/AKI)
Giuseppe Acconcia

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