mercoledì 8 giugno 2011

Rami Sabry al Secondo venerdi' della collera

Egitto: attivista, manifestazione a piazza Tahrir prova peso forze laiche
Rami Sabry, 'movimenti vogliono ridimensionamento ruolo esercito'
Il Cairo, 27 mag. -
(Aki) - "E' una grande manifestazione che rende chiaro, con l'assenza ufficiale dei Fratelli Musulmani, come le forze secolari, liberali e di sinistra potranno avere un ruolo determinante nel nuovo Egitto". E' quanto afferma Rami Sabry, fuoriuscito dal Tagammu, il partito socialista egiziano, e tra i leader dell'Unione per il Progresso, oggi in piazza Tahrir per il 'Secondo venerdì della collera' proclamato dai movimenti giovanili rivoluzionari. "E' la più grande manifestazione dopo il 9 aprile, spero solo che non si ripetano gli stessi incidenti che hanno segnato quella data", dichiara l'attivista in un'intervista a AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL, riferendosi agli scontri di inizio aprile tra polizia e manifestanti che avevano causato una spaccatura nell'esercito e la morte di quattro persone.
"Sono profondamente preoccupato della collaborazione tra esercito e parte del vecchio regime, questo elemento di continuità con il passato non permetterà il completamento della rivoluzione e il rinnovamento della società egiziana", continua Rami Sabry. Le richieste della Coalizione dei giovani rivoluzionari, del movimento '6 aprile' e dei partiti liberali e di sinistra che hanno aderito alla manifestazione è che si apra una nuova fase della rivoluzione con il ridimensionamento del ruolo dell’esercito. "Tanti sono gli esempi del sistematico boicottaggio operato dall'esercito nei confronti delle richieste dei manifestanti: hanno fermato l’approvazione di una nuova Costituzione con il referendum di marzo, hanno impedito scioperi e manifestazioni e mantengono ancora in vigore la legge di emergenza", denuncia Sabry.
''L’assenza dei Fratelli musulmani chiarisce quanto sia forte l’alleanza tra questo movimento e l'Esercito", conclude l’attivista. I Fratelli musulmani avevano contestato la manifestazione in un documento ufficiale, attirando su di loro le proteste dei giovani rivoluzionari . Nonostante ciò, molti giovani della Fratellanza sono scesi in piazza. (segue)
(Acc/AKI)
Egitto: attivista, manifestazione a piazza Tahrir prova peso forze laiche (2)
Il Cairo, 27 mag. -
(Aki) - Migliaia di persone si sono riunite questa mattina in piazza Tahrir per chiedere al Consiglio supremo delle forze armate di accellerare l'attuazione delle riforme democratiche. I manifestanti, che brandivano bandiere palestinesi, siriane e yemenite, hanno sistemato due palchi in piazza Tahrir. Lo sheik Mazhar Shahin ha letto un comunicato di cento imam che denunciava il ricorso ai tribunali militari per giudicare i civili e la lentezza del processo civile contro l'ex presidente Hosni Mubarak, ancora in custodia cautelare a Sharm el Sheikh. Subito dopo, cristiani e musulmani hanno pregato insieme come facevano durante i giorni più caldi delle proteste in piazza Tahrir e hanno fatto appello al dialogo interreligioso per superare gli scontri settari che nelle scorse settimane hanno causato vittime a Imbaba e Moqattam.
L'assenza dei Fratelli Musulmani ha trasformato questa manifestazione in un test per le forze secolari, liberali e di sinistra. Mohammed ElBaradei, leader liberale del Movimento per il cambiamento, si è detto preoccupato "per l’assenza di forze di sicurezza". Mentre Amr Hamzawi, leader del partito per un Egitto libero, è intervenuto sul palco di piazza Tahrir e ha chiesto una nuova Costituzione, uno stato laico e di posticipare le elezioni parlamentari.
(Acc/AKI)

adnkronos, maggio 2011,
Giuseppe Acconcia

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