venerdì 24 giugno 2011

Intervista ad attivista Cherifa Bouatta

Algeria: femminista, Bouteflika salvo da rivolte perche' 'compra' il popolo
Bouatta traccia differenza con islamiste, anche se manifestano abbiamo rivendicazioni diverse
Roma, 10 giu. -
(Aki) - Le rivoluzioni in corso nel mondo arabo non sono riuscite a travolgere il presidente algerino Abdel Aziz Bouteflika perche' riesce con l'economia a tenere in pugno la popolazione. Ne e' convinta la femminista Cherifa Bouatta, femminista, docente di psicologia clinica all'Universita' di Algeri e presidente dell'Osservatorio algerino sulla violenza contro le donne. ''L'apparato di potere in Algeria puo' distribuire denaro con cui 'compra' la pace sociale e questo ha bloccato le richieste dei manifestanti e permesso a Bouteflika di rimanere al potere - speiga ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL - Ma qualcosa e' cambiato e i movimenti hanno costretto anche il governo algerino a creare commissioni per le riforme''.
L'attivista, che e' tra i relatori della conferenza 'La speranza scende in piazza, l'Europa e le primavere arabe', in corso da ieri a Roma, diffida della possibilita' di mutare il regime dall'interno e prosegue la sua lotta da indipendente. ''Molte personalita' indipendenti si sono rifiutate di partecipare ai tentativi di riforma avviati dal governo e lo stesso ha fatto il movimento femminista'', dice, spiegando che, seppure con mezzi diversi da quelli di oggi, il movimento algerino per i diritti delle donne e' attivo da decenni.
''La generazione degli anni Sessanta non usa Internet per organizzare le proteste, ma nel corso degli anni e' stata comunque capace di formulare la sua richiesta di riforme'', dichiara. ''Il movimento femminista algerino si e' formato negli anni della guerra di liberazione'', prosegue, sottolineando come l'impegno delle donne abbia trovato sostegno sia nella componente nazionalista che nella sinistra algerina. ''Il femminismo e' stato parte fondamentale del movimento nazionalista algerino - prosegue - Ma le attiviste algerine hanno anche promosso l'uguaglianza delle donne attraverso i partiti clandestini di sinistra, dei quali sono state una parte determinante''. (segue)
(Acc/AKI)
Algeria: femminista, Bouteflika salvo da rivolte perche' 'compra' il popolo (2)
Roma, 10 giu. -
(Aki) - ''Negli anni Ottanta le donne algerine erano gia' organizzate in associazioni e protestavano in materia di diritto di famiglia'', racconta, ripercorrendo l'ascesa del movimento femminista dopo l'arresto subito negli anni bui della lotta al terrorismo interno in Algeria. ''Con l'avvio della lotta al terrorismo negli anni Novanta il femminismo e ogni rivendicazione sociale sono stati messi a tacere dal regime''. Con le rivolte di questi mesi, secondo l'attivista, qualcosa sembra essere cambiato per le donne algerine.
''Oggi siamo parte fondamentale nelle rivolte, rivendichiamo l'uguaglianza con gli uomini. L'esempio viene dalle insegnati in sciopero, dai medici e dalle associazioni di disoccupati composti principalmente da donne che continuano a manifestare ad Algeri''. In merito alla componente islamica nell'attivismo femminista, Bouatta sottolinea che gli obiettivi e i mezzi della lotta sono diversi. ''Anche se molte donne islamiche partecipano alle manifestazioni di piazza di questi mesi, la nostra lotta non e' la loro. Il principio di uguaglianza tra uomo e donna che tentiamo di proporre non coincide con le rivendicazioni delle islamiste'', conclude.
(Acc/AKI)
Giuseppe Acconcia
adnkronos, giugno 2011

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