mercoledì 15 giugno 2011

Intervento dell'Ambasciatore libico a Roma

Libia: Gaddur, Occidente ha aiutato regime Gheddafi a esistere
'Ma siamo grati dell'intervento della Comunita' internazionale'
Roma, 6 giu. -
(Aki) - ''L'Occidente ha aiutato il regime libico fino all'attacco della Nato''. E' l'accusa che arriva dall'ambasciatore libico a Roma, Abdul Gaddur, intervenuto al convegno 'Orizzonti arabi. Nuova geopolitica post rivoluzionaria', organizzato dalla Fondazione Bettino Craxi e dal Centro Culturale Averroe'. ''Le manifestazioni dei libici sono state pacifiche e civili, ma il regime ha risposto con la violenza - ha continuato Gaddur - Anche noi fino a un certo momento abbiamo lavorato con il regime, ma avevamo la speranza di trasformare la Libia in un paese moderato, questo non e' avvenuto''.
''I giovani libici ora parlano un'altra lingua, fatta di Internet, Facebook e liberta''', ha continuato Gaddur nel suo intervento. ''Le rivolte libiche sono rivoluzioni popolari che non hanno le stesse radici delle proteste in Egitto e Tunisia. La Libia e' un paese ricco e poco popolato'', ha aggiunto Gaddur sottolineando l'unicita' degli eventi in Libia.
''Abbiamo chiesto noi stessi alla Nato di intervenire - ha continuato Gaddur - dopo il discorso di Gheddafi in cui minacciava di radere al suolo Bengasi''. ''Siamo grati per l'intervento della comunita' internazionale, che prima di intervenire ha chiesto l'approvazione del Consiglio transitorio e della Lega araba''. ''In Libia non c'e' una guerra civile, ma uno scontro del popolo contro il regime''. Per sottolineare la diversa condizione delle forze sul campo, Gaddur ha aggiunto: ''Cirenaica e Misurata sono armate, mentre la Tripolitania e' un carcere. Il prezzo della liberta' e' alto e abbiamo deciso di pagarlo''.
(Acc/AKI)
aki, 2011, Giuseppe Acconcia

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