venerdì 20 maggio 2011

Intervista al Segretario generale della Lega araba, Nabil Al arabi

Intervista Nabil el Arabi, Hamed Hussein e Giuseppe Acconcia 

M.O.: ministro esteri Egitto, promuoveremo conferenza di pace
El Arabi, Subito dopo formazione stato palestinese
Roma, 17 mag. -
(Aki) - L'Egitto ''promuovera' una conferenza di pace per trovare una soluzione al conflitto israelo-palestinese''. Lo annuncia il ministro degli Esteri egiziano, Nabil el Arabi, in visita in Italia, in un'intervista ad AKI - ADNKRONOS INTERNATIONAL. ''L'accordo (siglato al Cairo il 4 maggio scorso tra Hamas e Fatah, ndr) e' servito a rafforzare l'autorita' di uno degli interlocutori. Se i palestinesi sono divisi, Israele proseguira' unilateralmente e denuncera' sempre l'assenza di un interlocutore credibile'', spiega il ministro uscente, appena nominato segretario generale della Lega araba.
''Quando in un negoziato c'e' una parte molto forte e un'altra debole - prosegue - e' necessario sostenere chi ha meno forza. E per questo motivo la comunita' internazionale dovrebbe riconoscere lo Stato palestinese al piu' presto. Il passo successivo alla formazione di un forte governo palestinese sara' promuovere una conferenza di pace'', prosegue il capo della diplomazia egiziana.
Il ministro fa riferimento alle numerose conferenze di pace che hanno tentato di porre fine al conflitto e al nuovo corso determinatosi in relazione alla 'primavera araba'. ''I tentativi sono stati molteplici dal 1949 al 1973, fino alle recenti iniziative promosse da Clinton e Bush. Ma ora le condizioni sono cambiate - afferma - La linea di tutti coloro che sono coinvolti nella questione israelo-palestinese negli ultimi venti anni e' stata di gestire un conflitto, noi vogliamo chiudere il conflitto''. (segue)
M.O.: ministro Esteri Egitto, Italia riconosca indipendenza palestinese
El Arabi, Dichiarazioni indipendenza sono tutte unilaterali
Roma, 17 mag. -
(Aki) - ''Il presidente Berlusconi sa bene che tutte le dichiarazioni di indipendenza sono state fatte unilateralmente a partire da quella dichiarazione degli Stati Uniti. Lo stesso e' avvenuto per la fondazione di Israele''. Lo afferma il ministro degli Esteri egiziano, Nabil el Arabi, in un'intervista ad AKI - ADNKRONOS INTERNATIONAL, commentando la posizione del governo italiano che, in riferimento alla questione palestinese, ha fatto sapere di non voler riconoscere uno stato creato sulla base di una dichiarazione unilaterale di indipendenza.
''Quando sara' riconosciuto lo Stato palestinese sara' necessario continuare con negoziati bilaterali per la definizione dei confini e degli altri temi oggetto di controversia'', ha precisato el Arabi, ministro uscente, appena nominato Segretario generale della Lega Araba.
M.O.: ministro esteri Egitto, promuoveremo conferenza di pace (2)
Roma, 17 mag. -
(Aki) - Riguardo, poi, alle critiche sull'uso della violenza da parte di Hamas, per el Arabi ''ci sono esponenti di Hamas che fanno un uso scorretto della violenza cosa che succede anche in campo israeliano''. ''L'importanza di un nuovo governo con una linea guida unica nei territori palestinesi e' essenziale'', sottolinea.
A questo proposito el Arabi ricorda la necessita' della fodazione di uno Stato palestinese indipendente, affermando che ''la necessita' di due stati, uno israeliano e uno palestinese, e' sancita dalla risoluzione delle Nazioni Unite del 1948, che sancisce la fondazione dello Stato di Israele''. ''Questo ha determinato basi legali egualitarie per israeliani e palestinesi per avere due stati indipendenti. Anche George Bush prima e Barack Obama poi si sono espressi in questo senso. Negli ultimi anni - conclude - l'intera comunita' internazionale ha seguito questa iniziativa''.
Libia: ministro Esteri Egitto, siamo vicini all'opposizione
El Arabi, Gheddafi chiuda conflitto e non prosegua con uso armi
Roma, 17 mag. -
(Aki) - ''Non vogliamo che in Libia proseguano le violenze, questo e' motivo di simpatia per le forze di opposizione''. Lo afferma il ministro degli Esteri egiziano e neo segretario generale della Lega Araba, Nabil El Arabi, in un'intervista ad AKI - ADNKRONOS INTERNATIONAL.
La richiesta del governo egiziano al colonnello libico Muammar Gheddafi, quindi, e' di cessare le ostilita'. ''Gheddafi chiuda il conflitto e non prosegua nell'uso delle armi'', dichiara il ministro, in visita a Roma. El Arabi esprime poi le sue preoccupazioni in merito al conflitto in corso nelle zone lungo il confine occidentale egiziano. ''Siamo preoccupati per il bagno di sangue che sta colpendo i nostri vicini libici e per la numerosa comunita' egiziana in Libia’’, ammette Al Arabi.
Iran: ministro Esteri Egitto, Teheran non e' un nemico
El Arabi, Ma non deve interferire in affari interni del Cairo
Roma, 17 mag. -
(Aki) - ''In questa fase, l'Egitto non ha piu' nemici. Neppure l'Iran e' un nemico''. Lo dichiara ad AKI - ADNKRONOS INTERNATIONAL Nabil el Arabi, ministro degli Esteri egiziano appena nominato segretario generale della Lega Araba. ''Non abbiamo ancora avviato un negoziato con l'Iran per rafforzare le relazioni diplomatiche'', dice al Arabi, sottolineando pero' come ''l'Iran non debba interferire nella politica interna egiziana''. ''Le autorita' iraniane - afferma - devono mostrare una mentalita' aperta e, nelle relazioni bilaterali, devono rispettare la reciproca autonomia''.
El Arabi, una volta nominato ministro degli Esteri, si e' subito espresso in favore di nuove relazioni diplomatiche tra Egitto e Iran. Dal 1979, anno della Rivoluzione islamica, Egitto e Iran non hanno ambasciate nei due Paesi. Sul futuro delle relazioni tra Il Cairo e Teheran, El Arabi precisa che ''solo tre paesi al mondo non hanno relazioni diplomatiche piene con l'Iran: Stati Uniti, Israele ed Egitto''. ''Tuttavia sin dal 1991 esistono dei rapporti tra Egitto e Iran. Esistono gia' due uffici di rappresentanza al Cairo e a Teheran - conclude - che gestiscono le relazioni tra i nostri Paesi''.

Adnkronos, Roma, 17 maggio 2011

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