giovedì 26 maggio 2011

Il cambiamento si fa arte

Egitto: sui muri i graffiti della rivoluzione, il cambiamento si fa arte
I writer in festa per due giorni al Cairo
Il Cairo, 23 mag. -
(Aki) - L'atmosfera di liberta' prodotta in Egitto dalla rivoluzione contro l'ex rais Hosni Mubarak ha trovato espressione anche sui muri del Cairo, dove i 'graffitari' egiziani hanno partecipato nei giorni scorsi al 'Weekend dei graffiti folli'. Per due giorni, gli artisti di strada hanno colorato le vie del Cairo, dedicando molte delle loro opere alla rivoluzione e ai suoi 'martiri'.
Gli artisti si sono dati appuntamento nel quartiere di Zamalek e intorno a piazza Tahrir. ''Di solito lavoriamo da soli, volevo vedere cosa sarebbe successo se per una volta ci fossimo organizzati e avessimo lavorato in gruppo'', ha spiegato ad al-Ahram On-line uno degli organizzatori, il 'writer' Ganzeer. Uno dei murales dipinti tra sabato e domenica e' stato dedicato a Islam Raafat, 18enne ucciso da un carro armato delle forze di sicurezza durante i 18 giorni di occupazione di piazza Tahrir.
''Non dobbiamo dimenticare i nostri martiri, spero che saremo in grado di dipingere per le strade della citta' una per una le 850 persone morte per un Egitto migliore'', ha continuato Ganzeer. Uno dei graffiti piu' significativi nelle rivolte egiziane era stato dipinto ad Alessandria su un grande muro e dedicato a Khaled Sayd, giovane ucciso durante le violenze. Wael Ghonim, attivista e blogger, aveva ideato in sua memoria la pagina Facebook ''Siamo tutti Khaled Sayd'', che aveva raccolto in poche ore il sostegno di centinaia di attivisti. (segue)
Egitto: sui muri i graffiti della rivoluzione, il cambiamento si fa arte (2)
Il Cairo, 23 mag. -
(Aki) - Uno dei nuovi graffiti disegnati da Ganzeer si trova a Zamalek, antico quartiere del centro del Cairo abitato soprattutto da stranieri, e rappresenta un bambino su una bicicletta che porta il pane e si confronta con un carro armato. ''Le rivolte non sono nate dal nulla, ma da un lento lavoro di artisti e intellettuali iniziato almeno dieci anni fa'', spiega ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL Magdy El Shafee, fumettista e autore di 'Metro', libro illustrato sottoposto a censura dal regime di Mubarak.
''Graffiti e rap: sono le nuove tecniche della rivoluzione culturale egiziana'', dichiara Magdy El Shafee. Il disegnatore e' tra gli ideatori della rivista ''Tok, tok'' e tra i primi graffitari che hanno colorato le mura che circondano l'Universita' americana del Cairo. ''La Rivoluzione ha dato nuovo impulso alle attivita' culturali egiziane, dal teatro al cinema documentario, fino alla musica rap'', continua Magdy. Secondo il disegnatore, le nuove tecniche usate dagli artisti egiziani non sono nate dal nulla.
''Hanno ispirato i giovani egiziani film come 'Fight club' e 'V per vendetta' - continua l'autore di Metro - Questo spiega perche' la rivoluzione culturale egiziana piu' che creare un nuovo linguaggio usi tecniche di oltreoceano per raccontare un paese che cambia. Gli egiziani cercano la loro nuova identita' in una societa' che potrebbe offrire loro possibilita' senza precedenti''. Concerti di musica rap e pop, spettacoli di mimi e danzatori hanno invaso in varie occasioni le strade del Cairo nei quartieri del centro, a Nasr City e Helipolis. Questa ondata senza precedenti di attivita' culturali sta raggiungendo lentamente anche la periferia urbana, con eventi organizzati e improvvisati che attirano l'attenzione di centinaia di fan e curiosi.

Giuseppe Acconcia, maggio 2011, Adnkronos


Nessun commento:

Posta un commento